Oggi pomeriggio è stata rappresaglia da parte della Guardia di Finanza!!!
[ASCOLTA LA RICOSTRUZIONE DEI FATTI DI OMAR]
Già da qualche giorno molti commercianti, soprattutto migranti, lamentavano la presenza di sedicenti finanzieri che, in abiti borghesi e non mostrando alcun documento di riconoscimento, “sequestravano” impunemente la merce. Un autentico furto perpetrato alle spalle di chi cerca di sbarcare il lunario, giungendo anche da molto lontano, nella città bruzia, in occasione della Fiera di San Giuseppe.
Ancora oggi, attorno alle sedici si verificava un evento simile. I migranti questa volta non accettano di subire una ennesima angheria. Attraverso una “catena di solidarietà” si mobilitano per recuperare la merce e secondo il loro racconto subiscono anche il pestaggio da parte di questi italiani in borghese. Dopo circa un’ora scoppia il panico nella fiera.
Non si era mai vista una scena del genere all’interno della millenaria fiera cosentina. Via Molinella invasa da otto macchine della guardia di finanza, tutori dell’ordine, armati di manganelli e scudi antisommossa, sguinzagliati tra la folla alla “ricerca dei neri” che avrebbero oltraggiato i colleghi. Un migrante è stato accerchiato da una quindicina di agenti della finanza che lo hanno pestato e poi condotto in caserma tra il panico generale. Si è trattato di una autentica caccia all’uomo che ha destato panico tra commercianti ed avventori, una ennesima vergogna per la città.
Non c’è nulla di falso in quello che è scritto nell’articolo. Il racconto esposto si basa su fonti di prima mano. Ferarammersa che, dal 15 marzo, presente nell’area delle ex officine delle ferrovie calabro lucane per offire accoglienza e vicinanza ai tanti migranti che giungono in città in occasione della fiera di San Giuseppe, ha visto coi suoi occhi cosa è accaduto. Ferarammersa ha assistito allo “spettacolo” dei manganelli, scudi anti sommossa mentre un migrante giaceva a terra. Anche gli amici e i parenti del migrante che è stato fermato hanno vissuto momenti di panico perchè un loro fratello era stato inseguito all’interno della fiera, sotto gli occhi di tutti, venendo poi condotto in caserma. Anche i migranti che arrivano a Cosenza per la fiera, vogliono solo svolgere il loro precario lavoro che li costringe a vivere per la strada. La questione dei numeri è poi irrisoria, leggendo il comunicato infatti si evince la ricostruzione dei fatti e non i numeri. Un manganello in una fiera, in un momento di festa della città simboleggia l’esatto contrario di quello che è la fiera.
che lavoro di merda il finanziere, potevano fare gli ambulanti, era piu dignitoso
http://ferarammersa.noblogs.org/files/2013/03/calabriaora-finanza.pdf
quando a prenderle sono le forze armate è subito scandalo. il punto qui è un altro: l’abuso di potere contro chi invece lavora sodo. non giustifico ma comprendo la rabbia di chi si vede moralmente offeso e inerme davanti a pistole e manganelli, in un luogo che dovrebbe generare accoglienza ma che mette solo in evidenza l’odio razziale (espresso al meglio da buona parte delle forze dell’ordine in molte occasioni).
invece di fare tiramolla di colpe, chi ha cominciato e chi ha smesso, i numeri e i mezzi usati, cerchiamo di capire il rapporto di potere che c’è alla base, chi veramente è la vittima perché è l’unico a rischiare realmente qualcosa (non mi riferisco a un naso rotto), e chi forte di questo si sente giustificato dal distintivo che porta in tasca o peggio dalle armi che ha addosso.
Ma come si può usare questo linguaggio?
“manganelli e scudi erano 5, i neri erano almeno in 20”
Non c’è niente da ribattere, ti commenti da sola.
Peccato che la vostra amica continua a dire Carabinieri.
sui fatti di oggi ecco la testimonianza di una nostra amica:
Salve. Scrivo questa mail per denunciare un fatto gravissimo accaduto oggi presso la fiera di San Giuseppe a Cosenza. Nel passaggio del palazzo dell’home club residence dei venditori ambulanti cercavano di scappare con la loro merce dalle forze dell’ordine che, di tutta risposta, hanno cominciato a prenderli a manganellate attirando la folla. Qualcuno ha provato a contestare ma siamo stati subito allontanati dai carabinieri, intanto, uno dei venditori preso a botte era sdraiato a terra e si lamentava per il dolore! Una cosa del genere è inumana e spero davvero che non rimanga nell’ombra!
E’ giusto fare informazione,ma almeno esponete la realtà dei fatti. se si ascolta solo la campana dei venditori è naturale che sembra ci sia stato un raid punitivo. Vero che ci sono stati civili spacciatisi per finanzieri,che possono aver derubato, ma questo non autorizza i neri ad attaccare chi invece sta lavorando realmente. io aspettavo mio fratello alle 16 a casa, e fino ale 19 non ho avuto sue notizie, perchè chiamato con altri finanzieri in soccorso di due colleghi ora ricoverati.
Falso. sono la sorella di uno dei finanzieri presenti nel pomeriggio, chiamato per soccorrere due colleghi massacrati e portati in ospedale all’annunziata. manganelli e scudi erano 5, i neri erano almeno in 20. le macchine erano 8,16 finanzieri in tutto,di cui solo 5 con tenuta antisommossa. gli altri picchiati e attaccati benchè disarmati.